Telegram vs WhatsAPP: la vicenda dell’arresto di Pavel Durov e le possibili implicazioni del DSA

Telegram vs WhatsAPP: la vicenda dell’arresto di Pavel Durov e le possibili implicazioni del DSA

Il 24 agosto 2024, Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram, è stato arrestato all’aeroporto di Parigi Le Bourget. Secondo quanto emerso dalle notizie di stampa, le autorità francesi lo accuserebbero di essere complice di gravi attività illegali, tra cui frodi, traffico di droga e pornografia minorile. Alla base delle accuse starebbe la mancanza di moderazione nella piattaforma Telegram e la presunta scarsa cooperazione con le forze dell’ordine da parte della piattaforma di messaggistica.  Al momento non sono disponibili le carte processuali relative all’arresto, essendo emerse solo indiscrezioni ed ipotesi, per cui non è dato, allo stato, addentrarsi in alcun ragionamento giuridico. Pare tuttavia abbastanza certo che, secondo l’accusa transalpina, la piattaforma avrebbe facilitato attività illecite, rendendo difficile l’identificazione degli utenti.

Tali fatti segnano un precedente significativo, essendo il primo caso di arresto di un CEO di una grande piattaforma di messaggistica per le modalità operative della sua applicazione.

A margine della vicenda francese è partita anche un’indagine da parte della Commissione Europea per presunta violazione del Digital Services Act (DSA), vale a dire del Regolamento (Ue) 2022/2065 del Parlamento Europeo e Del Consiglio del 19 ottobre 2022 relativo a un mercato unico dei servizi digitali e che modifica la direttiva 2000/31/CE (regolamento sui servizi digitali). Questo regolamento, entrato in vigore nel febbraio 2024, stabilisce obblighi severi per le piattaforme online, in particolare per quanto riguarda la moderazione dei contenuti e la trasparenza sui dati degli utenti: al riguardo, Telegram potrebbe aver falsificato i dati sugli utenti, dichiarando un numero di 41 milioni di utenti nell’Unione Europea per evitare di superare la soglia di 45 milioni, prevista dall’art. 33 del DSA e dal considerando n. 76 (soglia così definita in quanto pari al 10% della popolazione dell’UE) che attiverebbe misure di supervisione più rigorose, ivi incluso l’accesso ai dati ed il controllo (art. 40 DSA). Se accertata, questa violazione potrebbe comportare sanzioni significative, fino al 6% del fatturato globale di Telegram, che attualmente è valutato in circa 15,5 miliardi di dollari.

All’occhio dell’utente medio, Telegram presenta caratteristiche non dissimili da WhatsApp, ed appare pertanto singolare che una misura così dura abbia potuto colpire l’una e non l’altra piattaforma. Anche ai fini della scelta dell’app di messaggistica più adeguata e di un utilizzo più consapevole delle stesse, non è inutile metterne a confronto le caratteristiche:

Caratteristica WhatsApp Telegram
Crittografia End-to-End Chat Singole: Crittografia end-to-end di default (protocollo “Signal”). Chat Singole: Crittografia end-to-end disponibile solo in chat segrete.
Gruppi: Crittografia end-to-end di default. Gruppi: Crittografia server-client, non end-to-end.
Canali: Non disponibile. Canali: Crittografia server-client, non end-to-end.
Archiviazione Chat Singole: Messaggi archiviati sui dispositivi e sul server in formato crittografato. Chat Singole: Archiviazione su server, crittografia per chat segrete.
Gruppi: Archiviazione sui dispositivi e server, in formato crittografato. Gruppi: Archiviazione su server, crittografia server-client.
Canali: Non disponibile. Canali: Archiviazione su server, crittografia server-client.
Cloud Storage Non disponibile. Disponibile: tutte le chat (tranne le chat segrete) sono salvate nel cloud.
Autenticazione a Due Fattori Disponibile (verifica in due passaggi). Disponibile (verifica in due passaggi).
Backup Chat Singole e Gruppi: Backup non crittografato su Google Drive o iCloud. Chat Singole e Gruppi: Non necessario, archiviazione cloud inclusa.
Autodistruzione Messaggi Disponibile: messaggi temporanei nelle chat singole e di gruppo. Disponibile: timer di autodistruzione nelle chat segrete.
Accesso ai Media Chat Singole e Gruppi: Richiede download locale per l’accesso ai media. Chat Singole, Gruppi e Canali: Accesso ai media direttamente dal cloud.
Gestione dei Gruppi Limite di Membri: 1024. Limite di Membri: 200.000.
Amministratori: Funzionalità limitate, ma sufficienti per moderare gruppi grandi. Amministratori: Funzionalità avanzate per moderazione e gestione.
Gestione dei Canali Non disponibile. Limite di Membri: Illimitato, usato per broadcast.
Condivisione di File Dimensione Massima: 2 GB per i documenti – 64 MB per i video Dimensione Massima: 2 GB (singolo file).
Contenuti Multimediali Chat Singole e Gruppi: Compressione automatica per invio di foto e video. Chat Singole, Gruppi e Canali: Scelta tra invio compresso o non compresso.
Privacy dell’Utente Numero di Telefono: Visibile ai contatti, non anonimizzato. Numero di Telefono: Può essere nascosto, accesso tramite username.
Supporto Multi-Dispositivo Supporto limitato, disponibile su un solo dispositivo mobile per account. Supporto esteso, accesso simultaneo su più dispositivi.

 

In ordine alla sicurezza informatica, vanno sottolineate alcune differenze:

  1. Crittografia: WhatsApp garantisce la crittografia end-to-end di default per tutte le chat, inclusi i gruppi, mentre Telegram offre questa protezione solo nelle chat segrete. Le chat standard su Telegram sono criptate ma non end-to-end, il che potrebbe lasciare i messaggi più vulnerabili agli attacchi, specialmente da parte di terzi con accesso ai server. In sostanza, nella cifratura end-to-end, solo il mittente e il destinatario possono leggere i contenuti dei messaggi, poiché i dati vengono cifrati sul dispositivo del mittente e decifrati solo sul dispositivo del destinatario. I server intermedi non possono mai accedere ai contenuti in chiaro. Nella cifratura end-to-server, invece, i dati vengono cifrati sul dispositivo del mittente e decifrati sui server dell’azienda che fornisce il servizio. Questo significa che l’azienda può accedere ai contenuti in chiaro dei messaggi, anche se i dati sono protetti durante la trasmissione.
  2. Archiviazione Cloud: Telegram salva tutte le chat, ad eccezione delle chat segrete, nel cloud. Questo comporta una minore protezione rispetto a WhatsApp, che invece non offre il salvataggio delle chat nel cloud, ma salva i backup (non crittografati) su servizi di terze parti come Google Drive o iCloud.
  3. Autodistruzione: Entrambe le piattaforme offrono modalità per l’autodistruzione dei messaggi, ma Telegram è più flessibile con il suo sistema di autodistruzione nelle chat segrete.
  4. Privacy dell’utente: Telegram permette una maggiore privacy grazie all’uso di username che consentono di nascondere il numero di telefono, una funzione non offerta da WhatsApp

 

robertoarcella

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