La sperimentazione dei depositi telematici presso la Corte Suprema di Cassazione prosegue con ottimi risultati. Ormai giunti alla sesta versione degli xml-schema (V6), si è pervenuti ad un soddisfacente grado di maturazione delle specifiche e, rispetto alla versione definitiva, mancano solo alcune ulteriori modifiche, prima tra esse quella relativa all’attivazione della funzionalità relativa ai c.d. “depositi complementari” (parametro RefID per il concatenamento di più buste per i depositi “pesanti”), per la quale si attende la buona notizia da un momento all’altro.
Parallelamente, DGSIA ha attivato la funzionalità relativa alla consultazione da remoto dell’area documentale dei fascicoli sicché, con l’ovvia limitazione ai depositi sperimentali e con le consequenziali riserve del caso (dacché il deposito telematico potrebbe non includere tutti i documenti depositati in cartaceo, stante il valore legale attribuito al momento solo a tale ultima forma di deposito), è possibile accedere anche a tale area, scaricando i documenti allegati in sede di deposito telematico.
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