Si rende noto il testo della comunicazione del Ministero della Giustizia relativa ai depositi telematici sul registro “lavoro”.
Si informa che in seguito a rilevanti aggiornamenti dei sistemi informativi telematici, dovuti alle modifiche legislative apportate al processo civile, è stata creata una nuova versione dell’applicativo SICID, che si affiancherà a quella preesistente.
Le consolle avvocati richiederanno d’ora in poi all’utente, per lo più al momento dell’accesso, o in alcuni casi all’atto del deposito, l’opzione della versione dell’applicativo da scegliere.
Si invita pertanto la gentile utenza, quando effettua un deposito sul registro della sezione lavoro, ad optare obbligatoriamente e sempre per la versione denominata generalmente dalle varie consolle avvocati (n.d.e.: dai redattori) “ante riforma” o “ante Cartabia”, viceversa il sistema genera un errore bloccante che non permette la ricezione del deposito.
Si riportano, per maggiore chiarezza le indicazioni del fornitore del sistema: “Si informa che i depositi aventi come namespace cartabia non sono gestiti sul registro lavoro in quanto per il suddetto registro non sono state effettuate modifiche per l’evolutiva in oggetto. Come da comunicazione ufficiale recuperata da PST: “Le versioni SICID v5 e SIECIC v6 saranno ancora utilizzabili sia per gli atti introduttivi che per gli atti in corso di causa. Attenzione: se si
usano i vecchi vuol dire che il sistema iscriverà un vecchio rito anche dopo il 28/02. Saranno gli
avvocati a fare la corretta selezione per determinare la ritualità che si dovrà applicare.“
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